[Corriere del Ticino – 15 mars 2024] Colonnine nei palazzi, dovrà pensarci il mercato (en italien)
AMBIENTE / Appianate le divergenze in Parlamento sulla revisione della Legge sul CO?, che non prevede nuove tasse – Bocciata la promozione delle stazioni di ricarica -1 Verdi: «Una riforma minimalista» Dopo un lungo braccio di ferro fra le Camere, è giunta a tetto la legge sul CO2. Il progetto si riallaccia alla legge vigente, prorogata fino alla fine di quest’anno, e prevede misure per il periodo dal 2025 al 2030. L’obiettivo è di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto ai valori del 1990; è un passo intermedio verso il traguardo dello zero netto nel 2050. La Svizzera investirà complessivamente circa 4,1 miliardi di franchi per la protezione del clima. Dopo il «no» alla precedente versione sottoposta a votazione popolare nel 2021, le Camere hanno deciso di non introdurre nuove tasse o divieti.
La Camera del popolo si è allineata ai «senatori» che non hanno malvoluto quantificare gli obiettivi. Toccherà quindi all’Esecutivo stabilire la quota della riduzione. Il secondo punto concerneva l’introduzione di soglie intermedie in relazione ai valori obiettivo di emissioni di CChper le automobili nuove. Anche qui il Nazionale si è allineato agli Stati rinunciando a fissare traguardi scaglionati nel tempo. Risentita la reazione della relatrice commissionale del Consiglio nazionale: Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE) ha detto che la decisione è giunta malgrado « i ripetuti sforzi di trovare un comune denominatore e fare della legge sul CO» una vera legge con misure concrete».
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